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28° STORIA
VACANZE ROMANE
Prima parte
Roma, 23.01.2001
Catacombe h.23.58
Sta zitto, non vorrai farti scoprire!
Certo che no, ma questo posto non mi piace..
Idiota, certo che non ti piace! Queste sono le catacombe, non è esattamente
il posto per un party!
Dammi quei gioielli, che gli diamo un'occhiata. Ma che cos'è questo?Sembrerebbe
una palla di vetro.
Oh, hai ragione, Charlie, non me n'ero accorto.! LO VEDO ANCH' IO
CHE E' UNA PALLA DI VETRO!!
Bè, allora. volevi forse sapere a che cosa serve? Magari a vedere
nel futuro! Giuro che non ti esporrò mai più i miei dubbi..
Ma che succede? AHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
San Francisco, 24.01.2001 Villa Halliwell h.07.47
Phoebeeeeee???!!! Dove hai messo i miei jeans? Devo andare a quel
servizio fotografico e mi servono!
urlò Prue, correndo come una pazza su per le scale.
Irruppe in camera della sorella e la fulminò con lo sguardo.
Sorellina. ecco, io. credo di non sapere dove sono i tuoi jeans, in
questo momento. prendi un paio dei miei!
Lo faccio solo perché sono in ritardo, ma stai pur certa che se al
mio ritorno non troverò i miei pantaloni nel mio armadio
ti faccio a polpette!
detto questo, furiosa la sorella maggiore uscì dalla camera della
minore sbattendo la porta.
Phoebe tirò un sospiro di sollievo.
Sorelline!!! Sorellineeeee!!!!
urlò euforica Piper entrando in casa.
Phoebe scese di corsa.
Che c'è, che è successo?
chiese preoccupata.
Dov'è Prue?
domandò confusa l'altra.
Prue? Lei non c'è, è. andata ad un servizio fotografico non so dove.
accidenti, mi vuoi dire che è successo?
la sorella divenne seria.
Phoebe, non ci crederai mai.
a cosa?
Ho vinto.
Hai vinto? Cosa? Cosa hai vinto? Insomma, Piper, vuoi spiegarti?
Ti ricordi quel concorso dei cereali?Quello che metteva in palio un
viaggio in Italia per quattro persone?
Esatto!
Abbiamo VINTOOO!!
Phoebe cercò un appoggio.
Vuoi dire che.. Che quel viaggio di quindici giorni in Italia, a Roma.
l'abbiamo vinto noi?
Già! Incredibile, vero?Bè.
Phoebe ci pensò un attimo, poi continuò, scrutando la sorella con
uno sguardo da Sherlock Holmes.
non mi stai prendendo in giro, vero?
Diamine, Phoebe, ti sembra che scherzerei su queste cose?
bè, ecco, veramente ....
disse la sorella con aria ironica.
bè, comunque. continuò imbarazzata Piper sono serissima.
Partiamo settimana prossima. Noi tre. e Dan.
Phoebe si irritò.
Dan? E. Leo?
Che c'entra Leo!
La sorella media corse su per le scale, notevolmente "touché".
Phoebe era sempre convinta che fosse Leo il vero amore di Piper, anche
forse per un "interesse specifico" verso Dan,
certo, ma soprattutto per la sorella.
Voleva vederla felice, ed era sicura che lei lo amasse ancora, ma
che cercasse di nasconderlo per il bene suo e - o almeno
così pensava - di Leo.
Alzò gli occhi al cielo e rincorse la sorella.
Pipeeeer!
la raggiunse in camera sua e la trovò immersa nel suo armadio.
Piper? Ma che stai facendo?
Preparo le valigie.
Che cosa?! Ma allora fai sul serio! Come farai con il p3?
C'è Leo per questo
rispose, con un tono che avrebbe fatto venire i brividi ad un pinguino.
Ah, noi andiamo a divertirci, ci portiamo dietro il tuo ragazzo e
Leo resta qui a fare da sostituto? Piper, è un >br> atteggiamento
orrendo!
la rimproverò la minore del Trio.
Piper si alzò e, con aria solenne, disse a Phoebe:
Senti, Phoebe, Leo è un mio dipendente ed io ho tutti i diritti di
chiedergli di sostituirmi!
Ma, Piper! Leo è un tuo dipendente solo perché ha cercato di salvarti!
Piper abbassò lo sguardo.
Bè, comunque il viaggio è per quattro persone. E ora, ti dispiace
lasciarmi sola?
Phoebe, stupita per l'atteggiamento menefreghista della sorella, sentì
suonare il campanello.
Chissà come mai il campanello suona sempre quando deve suonare o quando
assolutamente non deve farlo.. >br> Mai in momenti normali! Sempre
che ci siano, in questa casa!>
pensò, mentre scendeva le scale.
Leo?!
urlò, quando aprì la porta.
Phoebe. che è successo? Sono capitato in un momento sbagliato?
Bè.
stava per rispondergli affermativamente, poi si fece largo in lei
quella furbizia che la caratterizzava.
nooo, che dici? Piper è di sopra.
lo fece entrare e lo diresse verso le scale.
No, Phoebe, è una cosa. prima vorrei dirlo a te, sai com'è,..
Di che cosa si tratta?
Ecco. ho deciso di andarmene.
La ragazza tacque.
vedi. è che non ha più senso che io stia qui, Piper sta con Dan e,
nonostante io abbia giurato di non arrendermi, ormai >br> ogni giornata
è una sofferenza atroce, a vederla sempre avvinghiata al vostro vicino
di casa.
E poi. non vi servo più nemmeno come angelo bianco!
non è vero, Leo, molte volte, se non fosse stato per te, non avremmo
mai risolto i nostri. casi!
Come quella volta che la mia vita passata mi minacciava, ti ricordi?
Sì, ma i miei aiuti non vi sono indispensabili, e per me è molto brutto
sapere che avrei potuto fare qualcosa, ma non >br> posso. insomma,
è meglio per tutti che me ne vada. Magari vi affideranno ad un altro
angelo bianco!
gli occhi di Phoebe si riempirono di lacrime
Leo, non puoi abbandonarci..non puoi abbandonare Piper così!
Oh, Phoebe.
Leo l'abbracciò.
apprezzo il fatto che tu. tifi per me, ma non è il caso, quando non
ci sono speranze.
la ragazza voleva ribattere, ma scoppiò a piangere. Dal piano di sopra
Piper la sentì e accorse.
Appena vide Leo, assunse uno sguardo imbarazzato.
Leo? Cos'è successo?
tornò subito in se quando un atroce dubbio le passò per la testa:
Ommioddio, è forse.. successo qualcosa a Prue?
No. non è niente, Piper, non è niente.
Piper condusse la sorella in salotto e si sedette accanto a lei. Leo
rimase in piedi.
Phoebe si asciugò le lacrime e assunse il comando della situazione.
Leo se ne vuole andare, Piper.
Piper guardò Phoebe e poi Leo.
sul serio?
Il ragazzo annuì.
In quel momento entrò Prue. Ragazzeee!!! Sorellineeee!! Sono tornata,
il servizio è rimandatooo!!!
Non appena la maggiore entrò nella stanza e si trovò di fronte quello
spettacolo, aspettò un attimo e poi chiese:
ma. mi sono persa qualcosa?
Piper, senza smettere di fissare Leo per capire se facesse sul serio,
confermò:
Sì, Prue. Siediti, è meglio
ma che succede?
Leo, sentendosi un po' in colpa per aver creato quello scompiglio
in casa Halliwell, spiegò:
Me ne vado, Prue. Penso che andrò. a Los Angeles.Mi rifarò una vita.
Mi sono già procurato dei documenti.
Ehm. ragazze? È. tutto uno scherzo, vero?
No, Prue. È la pura realtà.
rispose Piper.
La ragazza non sapeva che cosa stesse succedendo nel suo stomaco.
sensazioni strane, già provate, che la confondevano:
che cosa provava per Leo? Affetto, odio, imbarazzo.o qualcos'altro,
qualcosa che credeva di aver soppresso con Dan?
Immersa nei suoi pensieri, si riprese quando Leo le diede un bacio
sulla guancia per salutarla.
D'improvviso, tutto intorno a lei si fece confuso: Leo che se ne andava,
le sue sorelle che piangevano. tutto questo la
portò a un gesto che fece tacere tutto e tutti. Leo era ormai sulle
scale di fuori, lei si affacciò sulla porta e urlò:
nooooooooo!!!!
scoppiando a piangere.
Leo non si girò, pensò che fosse meglio così, e se ne andò.
Era ormai giunto il giorno della partenza, tutto era pronto, Phoebe
e Prue si erano un po' tirate su sapendo che Leo
sarebbe venuto a trovarle, l'aveva promesso, e un angelo bianco non
può mentire.!
Ma Piper, dal giorno della partenza era strana: non parlava più, o
quasi, stava sempre chiusa in camera sua e mangiava pochissimo.
deve riprendersi, in fondo loro due erano stati assieme.
ipotizzò Prue.
no. No, Prue, non è per questo che è così giù.
rispose Phoebe, e l'argomento si chiuse lì,
Prue aveva capito quello che voleva dire la sorella.
Piper era sdraiata sul letto, aveva trovato nel suo comodino una catenina
con due medagliette.
Le aveva buttate lì quando si era messa con Dan, erano quelle che
Leo aveva lasciato lì dopo essere guarito quando avevano
avuto a che fare con Alec.
Se le rigirava fra le mani, cercando di capire se stessa.
Quell'atteggiamento quando Leo se n'era andato. non era stato un gesto
volontario, era stato l'istinto, ma perché?
Lei amava Dan, no? Già; Dan. Che cos'era Dan per lei? Uno strumento
per dimenticare Leo o il vero amore?
Lo stava sfruttando? Oppure lo amava? Venne interrotta nel bel mezzo
dei suoi pensieri da Prue e Phoebe, che l'abbracciarono dicendo:
Dobbiamo andare, Dan è in macchina.
Per il p3 avevano rimediato, un'amica si era offerta di pensarci lei.
Come? Leo è in macchina?
Phoebe guardò sottecchi la sorella maggiore.
No, Piper, Dan. Dan è in macchina.
Ma certo, e io cos'ho detto?
esclamò Piper irritata e imbarazzata.
Si mise le medagliette al collo e partirono.
Roma, 01.02.2001 Hotel S. Francisco
Wow, è fortissimo qui!
esclamò Phoebe guardando il panorama dalla finestra. Erano in una
bellissima zona, con albergo a cinque stelle e tutto
gratis. cosa volere di più dalla vita? Piper durante il viaggio, che
aveva passato vicino a Dan, si era data una risposta,
vergognandosene: lei amava Leo. Lo amava più di Dan, più di chiunque
altro, più della sua stessa vita.
Forse anche più delle sue sorelle. E le mancava terribilmente. Le
mancava quell'angelo che appariva all'improvviso e allo
stesso modo scompariva, che svaniva nel mezzo di una notte d'amore,
facendola infuriare, che la guardava con gli occhi
pieni di amore e di desiderio. e che se n'era andato, per lei. Che
aveva sacrificato ciò a cui più teneva. per lei.
Che sarebbe morto, per lei. Era pensando a lui che si era addormentata
fra le braccia di Dan, in aereo.
Era pensando a lui che aveva baciato Dan, arrivati a Roma, ed era
a causa sua che lei non apparteneva più a quel mondo,
era totalmente persa nei pensieri di lui.
Decise comunque di non rovinare le vacanze alle sue sorelle e a Dan
e finse contentezza di trovarsi lì.
Non ingannò nessuno dei tre, ma nessuno ne fece parola.
Diamine, mi sa che ci siamo persi.
No, Prue, non è possibile! Non vedi, quello è il Colosseo!
Sì, ma ci siamo già passate due volte, dal Colosseo!
Ah. I quattro turisti americani si sedettero a un bar e Phoebe prese
il giornale.
Phoebe? Da quando sai l'italiano?
chiese Prue non lo so, infatti. ma questa prima pagina mi ha attratto!
sul giornale c'era l'immagine delle Catacombe, con i corpi di due
uomini privi di vita e totalmente calvi.
Mancavano anche le sopracciglia, e non c'era traccia di barba in nessuno
dei due.
strana coppia, non c'è che dire!
esclamò Dan.
Prue, tu dovresti capire qualcosa di italiano, visto che sai il latino.
azzardò Piper.
ma perché vi interessano tanto queste cose lugubri?
domandò Dan.
Oh, sai com'è, curiosità.
Mi dispiace, non riesco a capire un accidenti! Ci sono termini che
sarebbero difficili anche per un italiano, credo!
Phoebe. perché non lo metti via?
Ok, sorellina.
lo prese, ma appena lo toccò, vide qualcosa.
Santo cielo, Phoebe, che cos'hai?
chiese preoccupatissimo Dan.
Niente, è stato solo un. giramento di testa. Ma vorrei andare a casa,
vi dispiace? Non mi. sento troppo bene.!
le sorelle capirono e annuirono.
Presero lo stesso autobus di prima e tornarono all'albergo.
Roma, 01.02.2001 S.Francisco hotel h. 15.24
Allora, Phoebe, cos'hai visto?
chiese Prue alla sorella, dopo aver mandato Dan a fare un paio di
commissioni.
Ho visto. i due uomini del giornale, che avevano in mano una sfera,
poi è arrivata una donna che ha preso la sfera e.
mangiato i loro capelli. e compagnia bella.
Erano in quel monumento tetro, le catacombe di santa Di.di. di qualcosa.
Che cosa?! Ma è disgustoso!!!
urlò Piper.
La ragazza non aveva fatto i soliti commenti del tipo "neanche in
vacanza si può stare in pace", cosa che aveva fatto
capire alle sorelle che stava ancora pensando a Leo.
Piper, senti, prima di affrontare questa cosa devi essere sincera
con noi.
Riguardo a cosa?
Andiamo, Piper, lo sai!
continuò Phoebe.
riguardo a. Leo.
terminò Prue.
Piper arrossì, capendo che non poteva nascondere loro niente, e che
sfogarsi le avrebbe fatto bene.
Ecco, io. ho riflettuto molto su quello che provo per lui e sono giunta
alla conclusione che.
Ragazzeee! Mi aprite?
urlò una voce fuori dalla porta.
è Dan. Finiremo il discorso più tardi ok?
si sbrigò Piper, e fece cenno a Phoebe di andare ad aprire.
Ma insomma, anche in albergo devo sempre aprire io?!
ingiuriò la poverina. La giornata trascorse normalmente, non uscirono
e continuarono a discutere del problema demone
grazie al potere di Piper.
Dan si sarà perso mezza giornata senza sapere come!
Allora, ricapitoliamo:
Prue cominciò a fare il punto della situazione.
Domani mandiamo Dan a quella conferenza sull'architettura romana,
io vado a casa, cerco il Demone. sperando che ci sia
sul Libro delle Ombre, poi formuliamo un piano d'attacco. Tutto deve
finire domani, o non ci sarà più modo di distrarre Dan.
Avete capito?
Phoebe annuì, Piper guardava il vuoto.
Piper?
la incitò Phoebe.
allora, ci vuoi dire a che conclusione sei giunta?
Sì, dunque, io.
ma in quel momento una luce azzurra si diffuse nella stanza dove stavano
le ragazze (Dan dormiva!).
Sapete? Comincio ad avere anche le allucinazioni.
No, Piper, non sono allucinazioni. lo vediamo anche noi!
salve ragazze
Leo era lì. Piper non sapeva cosa fare, come comportarsi, cosa dire.!
Le sue sorelle lo abbracciavano, dicendo cose come
"credevamo che non ti avremmo mai più rivisto!", ma lei no.
Era come se non ci fosse.
La stessa sensazione di qualche giorno prima.
Avrebbe voluto saltargli al collo e urlargli "ti amo" con quanto fiato
aveva in corpo, baciarlo e fuggire con lui lasciando perdere il demone
e Dan, o stare ore con la testa sul suo petto per
farsi proteggere dal suo abbraccio, ma restava lì, immobile, a fissare
il vuoto.
Non gli aveva detto neppure "ciao".
Il ragazzo c'era rimasto molto male, ma Phoebe gli diede una pacca
sulla spalla e gli fece l'occhiolino.
Lì per lì non capì, ma questo lo rassicurò un poco.
Mi hanno ridato i poteri
spiegò il giovane sedutosi sul divano.
sì, questo l'abbiamo notato.
precisò ironicamente Phoebe.
.perché.
si interruppe e guardò Piper.
.ho rinunciato a te
Piper si sentì mancare.
Ah. Sono. contenta per te.
mentì la ragazza. In realtà non le dispiaceva il fatto che Leo avesse
riottenuto i poteri, ma piuttosto che avesse
rinunciato a lei. Cominciava a credere che non l'amasse più. Si erano
invertiti i ruoli. Scusate. Io vado a dormire.
si diresse verso la sua stanza, ma una volta visto Dan andò verso
quella di Prue e Phoebe.
Non le andava di dormire accanto a lui dopo quello che era successo.
Non avrebbe potuto.
Leo notò il gesto della sua amata e rivolse uno sguardo interrogativo
alle due sorelle rimaste.
Phoebe lo rassicurò con lo sguardo.
Buongiorno Prue, buongiorno Piper!
sbadigliò Phoebe arrivando nel piccolo salottino della suite.
Piper aveva dormito con lei, Prue sul divano. Appena Phoebe ebbe salutato
notò l'atmosfera ghiacciata che aleggiava nella
stanza, mentre Prue era in bagno, praticamente aveva salutato l'aria!
Capì che Dan non aveva preso bene il fatto che Piper
non avesse dormito con lui, e che Piper era ancora triste per l'avvenimento
della sera prima.
Cercò di rimediare almeno per Dan:
Allora, Piper, stai meglio stamattina?
la sorella capì quello che Phoebe cercava di fare e le sorrise, grata.
sì, ora va meglio. grazie di avermi permesso di dormire con voi.
Dan fu come punto da uno spillo e cambiò espressione:
Stavi male? E cos'avevi? Io credevo.
le si avvicinò e l'abbracciò. Piper non lo respinse, decise di affrontare
prima il Demone, poi Dan.
Un problema alla volta. Vedendo quella scena, Phoebe si convinse che
la decisione presa dalla sorella era di nuovo Dan,
e si dispiacque un po' per questo. Si distrasse subito, però, quando
sentì la porta del bagno aprirsi.
il bagno è mioooo!!!
urlò, prima che Piper si rendesse conto di quello che stesse succedendo.!
Allora, Dan l'abbiamo liquidato, Ora bisogna mettere in atto il nostro
piano: Prue, astrati e cerca la formula. >br> Phoebe, tu. cerca di
avere una premonizione.
Una qualsiasi. E io. studierò la cartina di Roma. sai com'è, non vorrei
che ci perdessimo un'altra volta.!
ma.. Prue, Piper ti sta rubando la parte! Ti sta deturpando il posto
di capitano.
stuzzicò Phoebe.
Prue le lanciò un'occhiataccia, ma decise di rimandare la rincorsa
a quando tutto fosse finito.
Allora. che cosa devo cercare? Capelli, peli, catacombe. accidenti,
non so da che parte cominciare!
pensò Prue, una volta che fu nella soffitta di villa Halliwell.
nonna.. Nonna? Avanti, me le giri queste care pagine?
esclamò ad alta voce Prue, e probabilmente la nonna la sentì, visto
che le pagine si aprirono al capitolo.
Krinex. Ecco come si chiama. Si nutre di cheratina, uccide le sue
vittime strozzandole con delle specie di tentacoli
molto sottili, somiglianti a capelli e poi. bè, i fortunati hanno
un appuntamento dal parrucchiere gratis!
E la sfera?
non la nominava neanche!
E. il libro diceva come sconfiggerlo?
ecco. veramente dice solo che bisogna rivoltargli contro la sua stessa
arma, o qualcosa del genere. in sostanza, siamo al >br> punto di prima!
No, non è così
disse Phoebe
sappiamo come si chiama e la sua arma. Possiamo difenderci.
Il libro non dice come mai il demone è proprio a Roma, proprio nelle
catacombe?
chiese Piper
No. bè, non tutti i demoni sono a San Francisco, si è scelto un ambiente
tranquillo per agire!
Hai ragione. E ora che facciamo? Avete un piano?
le tre sorelle si guardarono in faccia.
Non andava a nessuna di loro di subire un taglio radicale. e Leo non
era nei paraggi.
pensò Piper, pentendosene subito perché si rendeva conto che non riusciva
a non pensare a lui per più di un quarto d'ora
Roma, dalle parti del Pantheon, 02.02.2001 h. 12.03
"Ho tutto sotto controllo", eh? "Non ci perderemo", eh?
Phoebe, smettila!
ringhiò Piper.
Ma, Piper, ci vorrà più tempo per individuare quelle benedette Catacombe
di quel santo lì, che per sconfiggere mangiacapelli!!
Prue sorrise, divertita e sollevata perché Piper sembrava essersi
rianimata.
Poi prese il controllo della situazione:
Allora, ragazze, è giunto il momento di dare una svolta a questa faccenda.
>br> Non ho intenzione di perdere tutte le vacanze a cercare quel
tizio.
Quindi, faremo sfoggio di tutte le nostre capacità e.
Faremo autostop!
esclamarono all'unisono.
Non volevano spendere soldi per un taxi, e non temevano gli aggressori,
grazie alle loro. capacità difensive!
Guardate, quella macchina somiglia alla nostra, ci troveremo a nostro
agio.
suggerì Prue.
Le sorelle si presero per mano e si avvicinarono alla macchina, che
era di proprietà di un tizio che stava in quel momento
andando a prenderla, era parcheggiata di fronte ad un ristorante.
Mi scusi! Mi scusi!
urlò la poliglotta del Trio
Noi vogliamo andare alle Catacombe! Tu dai un passaggio a noi?
(questo era l'effetto che l'italiano di Prue ha fatto al nostro connazionale.).
Il ragazzo non poteva dire di no alle tre turiste americane, così
esclamò un Certo!
e montarono in macchina.
Macchina di Daniele, 02.02.2001 h.12.17
Allora, dove volete andare esattamente?
Ma alle catacombe!
Daniele rise.
ce ne sono tante, di Catacombe!
le tre sorelle si guardarono in faccia. Qual era quella giusta?
Hotel S. Francisco, 02.02.2001 h.12.43
Che rabbia! Non abbiamo risolto niente!
esclamò Piper.
Non è del tutto vero, Phoebe ha rimediato un appuntamento.!
Precisò con tono ironico Prue.
Sì, e vorrei riuscire ad andarci. Daniele non è niente male. quindi
vediamo di sbrigarci a eliminare Krinex!
Rispose Phoebe.
Ma. come facciamo?
Chiese Piper
dunque, facciamo il punto della situazione. Sappiamo che il demone
si nutre di cheratina, che la sua arma sono quelle >br> specie di
tentacoli e che vive nelle Catacombe.
cominciò Phoebe
. Ma non sappiamo né come sconfiggerlo né in quali Catacombe abita.
Certo che stavamo andando allo sbaraglio!
Terminò Piper. Era ancora agitata, era chiaro alle sorelle, ma decisero
entrambe di rimandare tutto a demone morto.
In quel momento apparve Leo. Ragazze, ho buone notizie per voi. esordì
il ragazzo.
Piper abbassò lo sguardo per non incrociare il suo.
ovvero?
volle sapere Prue.
Dunque, il demone non vive nelle Catacombe, non ha una dimora fissa,
ma non può uscire alla luce del sole. >br> È intrappolato sotto terra,
e quella sfera di cristallo che Phoebe ha visto nella sua premonizione
era il suo unico
contatto con l'esterno, che usava per scegliere le sue vittime, prima
che gli fosse sottratto da una strega diversi secoli
fa. Quegli uomini erano ladri, e il mostro non li ha uccisi solo per
mangiare, ma anche per riottenere la sfera che loro
avevano rubato a un museo.
e questo come ci può aiutare?
domandò Phoebe.
bè, dovreste comporre una formula per attirare il demone, per poterlo
affrontare, in qualsiasi posto sotto terra.
d'accordo, ma poi come lo sconfiggeremo?
Questo non me L'hanno detto.
ma Loro non possono mai essere più precisi?!
sbottò Piper. Leo la guardò, poi con uno sguardo salutò le altre due
e scomparve.
Bar ignoto, Roma, 02.02.2001 h. 13.30
Povero Dan, fino a che non avremo sconfitto il demone dovrà passare
vacanza piuttosto noiosetta.!
sussurrò Prue a Phoebe, che stava cercando di comporre una formula
adatta allo scopo.
Ci sono!
esclamò la minore, sventolando trionfante il foglio con la sua "creatura".
bene, allora, ora che hai composto la formula che ci ucciderà, che
cosa abbiamo intenzione di fare?
disse Piper.
senti, Piper
esordì Prue
lo sappiamo che stai vivendo un momento difficile, ma.
Piper non la lasciò finire:
no, Prue, non ne voglio parlare. .
La Halliwell maggiore lanciò un'occhiata d'intesa a Phoebe, e continuarono
come se niente fosse a elaborare il loro piano
"suicida", come lo chiamava la media. Piano che consisteva nell'attirare
Krinex con la formula fatta in casa, e. e basta.
Sì, perché non avevano la più pallida idea di come sconfiggerlo! Nell'eventualità
di non riuscire a trovare una soluzione,
avevano trovato sul Libro una formula per il teletrasporto, utilizzabile
una sola volta, che le avrebbe riportate a casa
intere. o almeno così speravano!
Campagna nei dintorni di Roma, 02.02.2001 h. 15.37
pensava Piper, mentre con le sue sorelle camminava il più possibile
lontano dalla città. Leo non si era fatto vivo da quando
erano uscite di casa, e lei lo voleva vedere. Senza pensarci, disse:
Leo.,
facendosi sentire dalle altre due, che fecero finta di niente.
Phoebe, però, non poté fare a meno di lasciarsi scappare un sorrisino.
Ma l'angelo non rispose al suo richiamo: infatti gli era stato categoricamente
proibito di aiutare le Halliwell:
Loro volevano che se la cavassero da sole.
Non si possono capire i desideri dei grandi capi. Dai grandi capi,
contemporaneamente Vi prego, Lasciatemi aiutare. le
Halliwell! Non ce la faranno mai, altrimenti!
implorò Leo.
no. Loro ce la possono fare, non è un demone così potente
sì, ma perché rischiare se io posso dir loro come fare a sconfiggerlo!
devono capirlo da sole.
che cos'è, una prova?
Loro tacquero, e Leo svanì, furioso.
Era deciso a intervenire, se necessario, anche a costo di perdere
nuovamente i suoi poteri.
Bosco deserto, 02.02.2001 h.15.00
Abbiamo camminato senza sosta, ma c'è uno scopo per tutta questa faticata?
si lamentò Piper.
sì, Piper. Qui non c'è anima viva ed è buio pesto a causa dei rami
fittissimi.
non mi sembra un buon motivo. anzi!
Oh, andiamo, sorellina, lo sai cosa intendo dire! Il demone potrà
venire qui, perché non c'è luce, ma all'occorrenza >br> potremo sempre
fuggire!
Piper sbuffò.
aveva molta paura, e avrebbe voluto avere Leo accanto a sé, l'avrebbe
rassicurata. Ma Leo non c'era.
Sarebbe morta senza avere l'occasione di dire a Leo che l'amava? Questo
pensiero la terrorizzava. all'improvviso, una
strana sensazione. Come di impotenza, di immobilità. Ma che stava
succedendo? Non poteva più muoversi, non aveva più la
facoltà di muovere le braccia! Si accorse di essere sospesa per aria..
FINE PRIMA PARTE
By Gaia
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