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INTRODUZIONE: San Francisco, notte; strada deserta: dal nulla appare un uomo dall'aspetto minaccioso che comincia a camminare lungo la strada, sembra cercare qualcosa o qualcuno, ha l'aria spazientita; incrocia un passante, persona dall'apparenza innocua, grassottello con una bella pelata e gli occhiali; lo ferma, lo afferra per la giacca e gli chiede: "Dov'è?" l'uomo cerca di liberarsi dalla presa e risponde: "Chi? Di chi stai parlando? Lasciami!". "Dov'è?" (più minaccioso il tono di voce). "Io non so niente, mollami ho detto!". "Dov'è Vash Ingram? Rispondi!" (tono arrabbiato, scuote violentemente l'uomo). "Ho detto che non so di chi parli." (impaurito, quasi disperato). Allora lo lascia andare, l'altro fa per scappare ma il demone girandosi lo trafigge con una spada. "Ti troverò, Vash, è questa la mia missione". La scena sfuma. SIGLA Casa Halliwell, mattina. Prue sta per uscire, Piper sta preparando la colazione. Arriva Phoebe appena alzata, capelli scomposti, pigiamino e faccia imbronciata per il sonno Si frega la tazza di Piper e inizia a fare colazione. "Phoebe, potresti anche fare la fatica di prendertene una invece di rubare la mia". Nessuna risposta, solo uno sbadiglio. "Che ora hai fatto ieri sera? Sei sempre rimasta al computer? Ma che cosa speri di trovare mi domando." Prue saluta ed esce di casa "Tornerò stasera per cena" Pi.: "D'accordo, ci vediamo al locale" . Piper a Phoebe: "Di' un po', non è che hai conosciuto qualcuno in chat e ce lo tieni nascosto? Comunque secondo me dovresti cercarti un ragazzo in carne e ossa, ormai è un pezzo che non esci con nessuno non puoi stare da sola per sempre" Ph.: "Forse hai ragione, ma è difficile trovare una persona che mi piaccia." Pi.: "O forse hai paura di restare scottata di nuovo, non ci hai pensato?" Ph.: "Già, forse, certo che invidio te e Leo." Leo appare in cucina dietro Phoebe. Phoebe: "Lupus in fabula." Piper: "Ciao Leo sei venuto a trovarmi!" Abbraccio e bacio tra i due. Leo: "Ciao Piper. ciao Phoebe. Piper scusami ma stavolta si tratta di lavoro." Pi.: "Non importa, cosa dobbiamo fare stavolta?" L.: "Prue è in casa?" Pi.: "E' andata al lavoro tornerà stasera, di' pure a noi intanto" L.: "Bisogna proteggere una persona" Ph.: "Di chi si tratta?" L.: "Un mortale, figlio di un demone e di una strega" Pi.: "E perché dovremmo proteggerlo?" L.: "Ha ereditato dal padre e dalla madre enormi poteri che non sa ancora di avere ma che fanno gola alle forze del male che ora lo stanno cercando per ucciderlo. Un demone è sulle sue tracce, è comparso ieri sera e ha già ucciso una persona" Ph.: "Come si chiama la persona che dobbiamo proteggere?" L.: "Si chiama Vash Ingram, vive e lavora qui a San Francisco, conduce una vita normalissima. Dovrete avvicinarlo, spiegargli come stanno le cose senza impaurirlo e convincerlo ad accettare il vostro aiuto" Pi.: "Ma perché tutta questa preoccupazione? Non basterebbe un angelo bianco?" L.: "Voi non avete idea delle sue potenzialità. Suo padre era uno dei demoni più forti dell'inferno, di streghe come voi ne ha uccise decine, se i suoi poteri cadessero nelle mani sbagliate saremmo tutti in pericolo" Ph.: "D'accordo; come lo troviamo?" L.: "So che sta cercando una casa e che oggi verrà a vedere quella vicino alla vostra" Ph.: "Intendi la vecchia casa di Dan?" L.: "Sì, proprio quella" Pi.: "Allora lo incontreremo oggi" Ph.: "Sai dirci qualcosa di più sul demone che gli dà la caccia?" L.: "Veramente no, ma vi prometto che cercherò subito di scoprire il più possibile su di lui" Pi: "Va bene, ci vediamo" Bacio. Leo scompare. Pi.: "Io chiamo Prue, le spiego la situazione" Pomeriggio, ex-casa di Dan. Due uomini escono dalla porta. Uno è l'agente immobiliare. L'altro è Vash Ingram A.: "Allora, signor Ingram, che ne dice?" V.: "Bella casa, davvero, tenuta molto bene" Escono Piper e Phoebe di casa e osservano la scena. Ph.: "Qual è dei due? Il moretto? Accidenti se è carino Ci parlo io va bene?" V.: "E mi dica, i vicini.? Phoebe si avvicina e Vash la vede. ". Lasci stare, la prendo. Ci vediamo in agenzia." A.: "Come vuole. Arrivederci" V.: "Sì sì ciao.(non lo caga più neanche di striscio)" Ph.: "Salve. Vuoi comprare la casa?" V.: "Veramente sì, ho deciso di prenderla. Vuol dire che saremo vicini allora, ." Ph.: "Phoebe, Phoebe Halliwell, piacere" V.: "Vash Ingram" Stretta di mano. Ph.: "Se davvero diventeremo vicini, vuoi venire a bere qualcosa a casa mia, così facciamo un po' conoscenza?" V.: "Certo, molto volentieri" Entrano in casa. Ph.: "Lei è mia sorella Piper. Piper, lui è Vash" Saluti. Vanno in salotto e si siedono. Piper va a prendere da bere. Vash e Phoebe iniziano a parlare del più e del meno. Dopo un po' Piper torna, dà il bicchiere a Vash, che però gli sfugge di mano e fa per andare a terra. Piper lo blocca, senza però bloccare Vash. V.: "Ehi, che storia è questa?" Pi.: "Phoebe, perché lui non si è bloccato?" Prova a bloccarlo ancora senza risultato. V.: "Non so cosa abbiate in mente ma. (si alza e fa per andarsene). Non crediate di fregarmi così" Phoebe lo trattiene. "Fermo, prima di andartene per favore ascolta, non vogliamo farti del male vogliamo solo aiutarti!" Vash guarda Phoebe negli occhi. Si ferma. Fa un respiro profondo. Si calma. "D'accordo, voglio fidarmi. Cosa volete da me?" Pi.: "So che potrà sembrarti assurdo e incredibile, ma devi sapete che tu non sei una persona come tutte le altre, hai dei." V.: "Poteri per caso?". Piper e Phoebe lo guardano in modo interrogativo. V: "Sì, lo so perfettamente. E li so anche usare" Pi.: "Ma. ma. LEO!!!!!!" Leo appare. "Leo, accidenti mi devi una spiegazione!" L.: "Che cosa c'è?" V. (a Phoebe): "E quello da dove sbuca?". (Salto della scena a qualche minuto più tardi, dopo le prime spiegazioni) V.: "E così voi sareste streghe buone e dovreste proteggermi da un demone che mi dà la caccia per uccidermi" Ph.: "Sì, esatto" V.: "E tu sei il loro angelo custode" L.: "Diciamo di sì" Pi.: "Leo, avevi detto che non sapeva dei suoi poteri, non era capace di usarli. Prima quando non si è bloccato ho preso un colpo!" L.: "Veramente loro mi avevano detto che non era in grado di usare i poteri, non so cosa dire." V.: "Loro chi? I tuoi "capi"?" L.: "Sì" V.: "Beh, Piper, non te la prendere con lui; non poteva saperlo" L.: "Quello che mi domando è come i miei capi si siano potuti sbagliare" V.: "In effetti vi devo qualche spiegazione." (Nuovo salto della scena, Prue è tornata a casa e tutti sono seduti in salotto) V.: "Allora, la verità è questa: mio padre era uno dei demoni più forti dell'inferno, uno dei più temuti e pericolosi. Gli venne affidata una missione, uccidere una strega buona e impadronirsi del suo potere. Era una strega molto forte, molti demoni avevano già fallito. Non credo che mio padre avrebbe avuto particolari problemi, in fondo era un po' una delle ultime carte che l'inferno giocava, quando veramente ci voleva qualcuno forte. Ma chi affidò la missione a mio padre non poteva certo immaginarsi che invece di uccidere la strega se ne sarebbe innamorato". Ph.: "Quindi la strega era tua madre" V.: "Sì. Mio padre diventò così un traditore e vennero mandati i migliori killer dell'inferno per ucciderlo. L'unica cosa che so è che alla fine ce l'hanno fatta, anche se non deve essere stato facile. Subito dopo i killer si misero sulle tracce di mia madre, ma la trovarono solo dopo quattro anni; intanto io ero nato e avevo già 3 anni. Mia madre per proteggermi prima fece un incantesimo per sigillare i miei poteri in modo che non potessero rintracciarmi, poi mi lasciò da un mio zio. Non l'ho più vista da allora, evidentemente sono riusciti a trovare anche lei. Così sono cresciuto con la famiglia di mio zio a New York e anche se non avevo i genitori la mia vita sembrava andare avanti normalmente; mio zio mi aveva raccontato la vera storia dei miei genitori e dei poteri che avrei potuto avere; a 11 anni mi sono accorto però che l'incantesimo di mia madre si era spezzato. Da allora mi sono sempre esercitato, ho imparato a controllare i miei poteri e anche a tenerli nascosti, in particolare sono riuscito a sigillare dentro di me la mia parte demoniaca. Per questo nessuno ha mai saputo che li avevo, né i capi di Leo né le forze del male." Pi.: "Ma se non lo sanno perché ti danno la caccia?" V.: "E' successo 6 mesi fa. Sono stato attaccato da un paio di demoni, non cercavano me in particolare volevano solo fare qualche vittima. Per difendermi ho usato i miei poteri a piena potenza e così mi sono scoperto. Da allora mi aspetto sempre che arrivi qualcun altro per cercare di farmi la festa, anche se finché non uso i poteri non mi trovano." Prue: "E sentiamo, che poteri avresti che piacciono tanto giù all'inferno?" V.: "Da mia madre ho ereditato il potere curativo, oltre naturalmente all'immunità contro molti dei po teri delle streghe buone. Ma sono il potere di mio padre ad essere spaventoso. Da lui ho ereditato il controllo dell'accesso alla dimensione oscura" La faccia di Leo diventa cambia improvvisamente espressione, diventa preoccupata. L.: "Hai detto la dimensione oscura? Oh, cavolo!" Pi.: "Sai che cos'è? Spiegacelo Leo" L.: "La dimensione oscura è una dimensione parallela senza tempo. Chi ci entra non può più uscirne senza che la volontà del guardiano, fosse anche il demone più potente in assoluto, ed è costretto a vagare nel nulla in eterno. I guardiani sono diventati tristemente famosi per aver mandato nella dimensione oscura tutti coloro che li ostacolassero; anche molti angeli bianchi come me ci sono finiti. E' un potere terribile, senza contare che in aggiunta i guardiani acquisiscono i poteri dei loro prigionieri, quindi più avversari eliminano più forti diventano" Ph.: "E quanti guardiani ci sono?" V.: "Solo uno, prima di me c'era mio padre e prima di lui mio nonno" Pr.: "Scusa, ma allora non potresti liberare tutti i prigionieri buoni che ci sono là dentro?" V.: "Mi dispiace ma non posso: quando un guardiano muore muoiono con lui tutti i suoi prigionieri e la dimensione oscura si svuota. Ora gli unici esseri che potrei liberare sono quei due che ci ho spedito dentro sei mesi fa" Pi.: "Oh. Ma se li hai imprigionati, hai acquisito i loro poteri?" V.: "Certo. Oltre a una forza superiore al normale, alla capacità di teletrasportarmi e di lanciare raggi di energia, che sono caratteristiche di tutti i demoni, da quei due ho acquisito il potere del volo e del controllo della mente" Ph.: "Controllo della mente? Come funziona? V.: "Per controllare la mente di qualcuno bisogna prima indebolirlo, non è una cosa facile. Ad una persona in forze l'unica cosa che si riesce a fare è farla addormentare" Pr.: "Non ci credo" V.: "Per caso vuoi una piccola dimostrazione" Pr.: "Ti sfido" Vash guarda per un attimo Prue negli occhi intensamente e Prue cade addormentata. Ph., Pi.: "Prue!" V.: "Tranquille sta benissimo, si sta solo facendo un sonnellino; potete svegliarla" Phoebe sveglia Prue. Pr.: "Che è successo? Ah sì, ora ricordo. Accidenti funziona!" Pi.: "Beh, ora che abbiamo chiarito i suoi poteri, pensiamo al demone: Leo, hai scoperto qualcosa sul suo conto?" L.: "Veramente sì. Si chiama Reclaim e non ha poteri molto pericolosi; per uccidere le sue vittime usa la sua spada, che però finché resta in suo possesso lo rende invulnerabile. E' tutto quello che so" V.: "Per me non è un problema, lo sistemo senza fatica" Ph.: "Non dirlo nemmeno per scherzo, noi abbiamo il compito di proteggerti e ti proteggeremo" V.: "So badare a me stesso, non voglio farvi rischiare per niente" Ph.: "Non discutere. Se ho detto che ti proteggiamo noi così sarà. Ora cercheremo sul Libro delle Ombre qualcosa su questo demone Reclaim, vedremo se c'è qualche maniera per sconfiggerlo" V.: "E va bene, non ti arrabbiare; (si alza) mi dispiace lasciarvi da sole a fare il lavoro, ma dovrei svegliarmi per andare a lavorare tra 6 ore e ho un sonno tremendo" Pr.: "Vai pure a dormire non fa niente; ci vediamo domani per elaborare un piano?" V.: "D'accordo, ci vediamo domani" Vash esce da casa Halliwell, prende la macchina e se ne va. Prue: "Phoebe, ti fidi di lui? Non so se ci ha detto tutta la verità, e dopo l'esperienza di Belthazor." Ph.: "Non so. il suo sguardo era sincero, credo di potermi fidare. In fondo non ci ha tenuto nascosto chi è realmente. comunque staremo attente". Il giorno dopo, tardo pomeriggio, casa delle Halliwell. Vash: "Allora? Qual è il vostro piano di battaglia?" Prue: "Molto semplice: noi incontriamo Reclaim, Piper lo blocca, io gli porto via la spada e lo uccido con la sua stessa arma. Direi che non fa una piega" V.: "Direi di no. Come pensate di attirare Reclaim? (silenzio) OK, un volontario per fare da esca! Chi si offre? Io! Favorevoli? Io! Contrari? Nessuno! OK, deciso, io faccio da esca" Pr.: "Non possiamo lasciartelo fare" V.: "Avete qualche idea migliore per attirarlo? Quello cerca me, me e basta" Prue resta senza parole. V.: "Allora quando si agisce?" Pi: "Stanotte; andremo al porto, lontano da sguardi indiscreti" Porto deserto, quasi mezzanotte. Dentro un enorme capannone Vash e le Halliwell sono pronti: Vash è nascosto dietro a delle casse mentre le tre sorelle sono piazzate al centro del capannone. Pi.: "Pensi che si accorgerà che sei qui?" V.: "Sicuramente. Basterà solo che io liberi un po' i miei poteri" Vash chiude gli occhi e si concentra. Dopo pochi secondi appare Reclaim" R.: "Lo sapevo che ti saresti scoperto prima o poi, finalmente ti ho trovato! E adesso muori!" Prue: "Piper adesso!!!" Piper cerca di bloccare il demone, senza però riuscirci. Pi.: "Prue non si blocca!" Prue allora usa la telecinesi che sembra non avere comunque effetto. R.: "Hai cercato di tendermi una trappola insieme a delle streghe a quanto vedo, ma non ti è servito a molto. Finché ho la mia spada sono anche immune ai loro poteri" Il demone usa anche lui la telecinesi e in rapida successione mette fuori gioco Prue e Piper. Phoebe cerca di stenderlo con le arti marziali ma è come fargli delle carezze. Reclaim la colpisce e Phoebe va a terra. R.: "Vorrà dire che oltre a prendere i tuoi poteri giocherò anche un po' con queste streghe" Si avvicina a Phoebe, alza la spada e fa per trafiggerla. Phoebe chiude gli occhi. Reclaim vibra il colpo, ma non viene inquadrata la punta della spada che va a colpire. Piccola pausa. Phoebe apre gli occhi e guarda verso il demone. La punta della spada è ferma a pochi centimetri dal petto, Vash ha bloccato la lama con la mano destra e la tiene stretta per contrastare la spinta di Reclaim. V.: "Sei proprio un illuso se pensavi che ti avrei lasciato anche solo torcere un capello ad una sola di loro; ora vedrai di che cosa sono capace" La mano di Vash stringe con ancora più forza la lama che si bagna con un po' di sangue. Un ulteriore sforzo da parte di Vash e la spada si spezza. V.: "Oh, si è rotta! Quanto mi dispiace" Reclaim ha cambiato completamente espressione in volto. Ora sta tremando e comincia a indietreggiare. V. (avanzando verso di lui): "Volevi giocare? D'accordo, giochiamo, le regole le decido io" Lo colpisce violentemente al volto scaraventandolo qualche metro più indietro. "Regola numero uno, che è anche l'unica: io vinco e tu perdi" Lo colpisce ancora ripetutamente facendolo crollare. Ora Reclaim non riesce a reggersi in piedi e Vash è dritto davanti a lui. V.: "Non ti ucciderò, non è nel mio stile. Ma non pensare di cavartela comunque a buon mercato" Vash raccoglie i poteri, pronuncia qualche formula in una qualche lingua morta e libera l'energia. La dimensione oscura si apre dietro Reclaim, che ne viene subito e irrimediabilmente risucchiato. Poi il portale si richiude. Le tre Halliwell si rialzano e si avvicinano a Vash. Ph.: "Allora funziona così la dimensione oscura?" V.: "Sì, da dove l'ho mandato non tornerà più indietro. Ora andiamocene, è stata una serata dura" Pr.: "A chi lo dici" V.: "Voi state bene?" Pi.: "Niente che una notte di riposo e Leo non possano curare" V.: "D'accordo, andiamo a casa allora" Qualche giorno dopo, Vash sta traslocando nella nuova casa. Phoebe va a salutarlo. Ph.: "Allora, ti sei ripreso dallo scontro con Reclaim?" V.: "Perfettamente" Ph.: "Ma non avevi detto che avresti acquisito i suoi poteri?" V.: "Infatti, e ho anche imparato a controllarli" Pi.: "Sai che poteri sono?" V.: "Sono due: la telecinesi, molto simile a quella di tua sorella, e un altro potere molto utile: Reclaim era in grado di avvertire e riconoscere le aure emesse dai poteri che ogni essere magico possiede. Ora sono in gradi di farlo anch'io. Tu per esempio hai una potentissima aura bianca, segno che appartieni alle forze del bene; riesco anche a sentire molte aure nere, ma molto lontane da qui. Se a un altro demone verrà in mente di farmi la festa lo riconoscerò subito e lo sistemerò, ora non possono più cogliermi di sorpresa" Ph.: "Mi fa piacere, davvero" Phoebe fa per tornare a casa. V.: "Phoebe aspetta!" Phoebe si gira e lo guarda. "Sai, in questi giorni tra trasloco e demoni è stato molto stressante, ho proprio bisogno di rilassarmi. Mi chiedevo quindi se ti andrebbe di uscire insieme una sera, così per divertirci un po'." Phoebe sorride Ph.: "Certo, molto volentieri". Entra in casa. FINE DELL'EPISODIO By Frenaglia |
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